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Negli ultimi anni, l’abbigliamento ricamato ha subito un revival come non mai. Dall’alta moda ai negozi più accessibili, gli stilisti hanno ricominciato a riprodurre questa antica arte orientale nelle loro creazioni, creando in poco tempo delle tendenze uniche. Per questo motivo, se non hai ancora fatto un salto in centro per vedere le novità di stagione, non stupirti se vedrai ricami a destra e a manca: c’è un certo fascino nel vedere un tipo di tradizione tessile incorporata nei capi e culture moderni. Vediamo insieme le tendenze di quest’anno e alcune informazioni essenziali sull’arte del ricamo.
Tutti pazzi per il ricamo
Il ricamo è già diventato l’elemento della moda senza tempo perché aggiunge un tocco di vivacità in più a degli indumenti che altrimenti sarebbero più noiosi. in più, quando ben fatti, i dettagli riescono ad infondere un senso di eleganza ricercata. Ecco perché è così popolare negli ultimi anni: e più passa il tempo, più si vedono esempi sia per vestiti che accessori e scarpe di ogni stile.
Quanti tipi di ricamo esistono?
In realtà ce ne sono fin troppi per essere elencati; vi diamo giusto un assaggio di quelli più comuni che probabilmente avrete modo di riconoscere.
Punto raso
Detto anche “punto damasco”, è costituito da una serie di punti piatti che vengono utilizzati per coprire completamente una sezione dello sfondo del tessuto. File strette di punti pieni possono essere eseguite con una macchina per cucire standard usando un punto a zigzag o uno speciale punto raso. Per mantenere un bordo liscio, le forme possono essere delineate con punto cordoncino o punto catenella. Con il punto raso è possibile creare sfumature utilizzando filati di diverso colore oppure ombreggiature.
Pizzo San Gallo
Avete presente quei vestiti bianchi, estivi, con dei pizzi “con i buchi”? Ecco, sono probabilmente degli esempi di Pizzo San Gallo. Si tratta di un tipo di ricamo molto raffinato, solitamente realizzato su tela di cotone o lino, caratterizzato da disegni ricamati in cui vuoti e pieni a rilievo si alternano armoniosamente. Il nome deriva dal cantone San Gallo in Svizzera, ritenuto il maggior centro di produzione di pizzi a mano nel periodo precedente alla prima guerra mondiale. Queste lavorazioni riguardano molte tipologie di tessuti: dalla biancheria, all’abbigliamento e calzature, nonché accessori e arredamento.
Può essere realizzato in diverse altezze: alto, basso, leggerissimo come il pizzo valencienne o pesante come il pizzo macramè. I filati impiegati solitamente sono cotone, nylon, seta e lino e gli intarsi geometrici ricoprono bordi, orli e maniche di capi di abbigliamento femminile; moltissimi stilisti hanno inserito i lavori in Sangallo nelle loro collezioni moda, rivalutando così la lavorazione artigianale.
Punto a rilievo
Si può riprodurre su diversi tipi di tessuto e con diversi filati. La sua caratteristica è che crea un effetto tridimensionale accattivante. Per realizzarlo industrialmente vengono impiegate diverse tecniche, spesso mediante l’utilizzo di supporti in gomma che tendono ad appesantire e irrigidire il ricamo: per questo motivo, questa soluzione viene utilizzata prevalentemente per ricami su berretti e gadget; per esempio per scrivere le marche in modo che risaltino all’occhio. Altre lavorazioni di tipo più sofisticato utilizzano fili intrecciati e lavorati in modo da ricreare punti manuali e lasciare il prodotto finito morbido e delicato al tatto. Le tecniche utilizzate sono diverse e i ricamatori scelgono la più adatta in base al prodotto che si intende realizzare. Il ricamo a rilievo può essere applicato su cotone, raso, pelle vera o sintetica, organza, pizzo e lana.
Pizzo
Il pizzo (o merletto realizzato a mano), è invece una lavorazione di filati fatta per ottenere un tessuto leggero, prezioso e ornato. L’operazione non viene effettuata su tessuto, ma è la costruzione di un intreccio che può essere fatta su tombolo, telaio o a mano libera.
Il macramè è un tipo di merletto composto da diversi nodi ottenuti con le dita, tipico della Liguria. Il termine viene spesso utilizzato impropriamente per indicare un pizzo, un ricamo, o semplicemente un intreccio raffinato e grazioso – ma è molto specifico.
I 5 vestiti ricamati più belli del 2022
Vestito mini a fiori Zara
Al lavoro, per la gita fuori porta o in viaggio verso la prossima destinazione: in realtà questo ricamo è così pratico che lo scegliamo per qualsiasi occasione. Tuttavia, le maniche lunghe e la scollatura a camicia lo rendono versatile anche per le serate più formali. Zara propone – ai suoi soliti prezzi stracciati – questo vestito realizzato in poliestere, dai ricami fiorati che danno sul blu che, insieme al bianco e al giallo e il verde dell’estate, ci fanno sentire già con un piede a mollo.
Per quelle donne che scelgono Elena Mirò, ci piace questa proposta di vestito lungo di colore blu in jeans e pizzo. Bello perché è semplice ma soprattutto, il materiale lo diversifica da quel solito pizzo stile sangallo – già visto e rivisto. Inoltre, è ottimo per la donna che non vuole scoprirsi troppo senza rinunciare a femminilità ed uno stile che non passa inosservato.
Short con ricami Liu Jo
Cosa dona ad un paio di pantaloncini regolari quel tocco in più? Quello che ti fa dire “lo compro?” Queste farfalle ricamate su un verde militare sono giusto quel tocco delicato che ci serviva su un capo molto deciso. (Okay, ci piacciano anche perché sono in saldo!)
Abito corto con ricamo intaglio D&G
A chi può permettersi di comprare un capo d’abbigliamento che equivale all’affitto, i due fratelli-icona della moda nostrana propongono un bianco candido con pizzo che è a metà strada tra un corsetto e un micro vestito. Ganci, scollatura a cuore e le definizioni dei dettagli sposano il cotone candido con un tocco di sensualità unica.
Vestito cotone ricamato Mango
E per quelle che l’affitto (purtroppo) devono pagarlo, vi proponiamo la gemella di D&G, leggermente più coperta e modesta anche nello scoprire. Bella la possibilità di comprarlo anche in versione lilla, anche per spezzare un pò la monocromatismo di questi vestitini bianchi del “dopo spiaggia”.
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