I mocassini da donna più trendy: le friulane

Le friulane hanno aperto le danze qualche anno fa, con quel design che a prima vista sembra da camera da letto – di certo non amate da tutte le donne. Tuttavia, grazie alla pubblicità e l’esposizione fatta nelle passerelle e dalle grandi firme, questi modelli a pantofola (forse senza volerlo), hanno segnato un pò un’era della moda. Basta fare due passi in centro città e guardare le vetrine dei grandi stilisti, per trovare calzature basse e comode – quelle che probabilmente all’inizio nessuno ci avrebbe scommesso più di tanto. Se questa moda dei mocassini da donna ti incuriosisce e stai cerando delle idee per i tuoi prossimi acquisti, nonché capirne di più sull’uso e il modello, i prezzi dei grandi stilisti (e non solo), assicurati di leggere questo articolo fino alla fine. In pochissimo tempo saprai tutto quello che c’è da sapere su questo nuovissimo fashion cult tutto all’italiana.

Com’è nato questo trend?

Il boom della moda del mocassino in realtà risale agli anni Cinquanta, quando è diventata popolare negli Stati Uniti tra le squadre universitarie. Sempre in quel periodo, Gucci ha introdotto il primo modello – in pelle e molto minimalista. È stato da allora che il modello ha iniziato ad essere adottato dalle celebrità e praticamente, da allora non si è più fermato. I modelli “veneziana “ e “friulana”, originarie dalle rispettive regioni e nascono come calzature tipiche, ciascuna con le proprie caratteristiche. Note soprattutto, per un comfort senza uguali e nella loro moderna interpretazione, simbolo di lusso artigianale. 

Come sono fatte le friulane?

È un modello di scarpe facilmente riconoscibile perché assomigliano a delle pantofole tradizionali. Sono spesso create in pelle, sia dentro che fuori, anche se c’è una parte interna (quella che è a contatto con la pianta e la monta) che è sempre più soffice. Il materiale esterno può anche essere di velluto o altri materiali simili. Sono concepite per essere indossate senza calze; per questo motivo, il comfort è la cosa più importante. Anche la suola generalmente è creata in pelle più sottile, di tipo flessibile, così che il piede può muoversi senza problemi. In alcune versioni più estrose, possono essere accessoriate o decorate con pietre o altri inserti, proprio per renderle ancora più speciali. Sebbene all’inizio (o, secondo tradizione), i colori erano neutri, adesso le troviamo in una vasta gamma di materiale e fantasie. Per le più audaci, le versioni in rosso o con stampe leopardate, faranno ripensare davvero che questo è un semplice “mocassino”. 

Perché sono così popolari?

Questo incrocio tra mocassini e ballerine sono state di certo riportare alla ribalta (in un modo come non si era mai visto prima) dagli stilisti che le promuovono non solo a causa del design, ma anche del materiale etico con cui vengono prodotte. Il motivo di produzione è tradizionale, mentre pelle e altri materiali di fabbricazione sono più eco-friendly rispetto ad altri utilizzati nella produzione di massa. Di certo una delle caratteristiche che rendono queste “pantofole” così famose è il modello semplice, che spesso incontra tanta versatilità di abbinamento. Vanno bene con i vestiti lunghi quando non ci si vuole impegnare con i tacchi, oppure pantaloni o jeans che possono essere resi più casual o chic in base al modello, colore e materiale che si sceglie.

In quale stagione si indossano?

Per via del modello e del materiale, sono create per i mesi più caldi: dalla primavera fino alla fine dell’estate. Il fatto di essere così leggere e create con del materiale che fa respirare il piede, significa che sono probabilmente la calzatura più adatta anche per i giorni più caldi. Tuttavia, ciò non significa che arriva settembre e bisogna riporle via: è un pò una preferenza di tipo personale. Così come tanti amano le scarpe più leggere (come le sneakers) in inverno, lo stesso potrebbe dirsi anche di questo modello di mocassino. Sono sconsigliate tuttavia durante le giornate di pioggia: il cattivo tempo potrebbe rovinare la pelle scamosciata, nonché fare bagnare i piedi. Essendo così leggere, sono anche ottime per chi viaggia e ha bisogno di una scarpa chic ma non troppo ingombrante. 

Quali sono gli stilisti che le hanno adottate?

Sono famose quelle di Gianni Dittura, ma anche quelle di Emilio Fiorucci, Gucci, le sorelle Bianconi – ma anche Burberry, Bottega Veneta, Fratta, Salvatore Ferragamo, ViBi. 

Prezzi medi

Queste scarpe leggerissime sono diventate così popolari negli ultimi anni, al punto che anche i prezzi sono andati alle stelle (almeno, rispetto a qualche decennio fa). Il prezzo varia in base a diverse variabili: dalla marca, al materiale, al modello, tipo di fabbricazione. Se vogliamo tirare una media, per un paio di friulane di buona qualità, ci vogliono almeno 50€, da triplicare quando si arriva a quelle più esclusive. Oggi la scarpa è stata rifatta da tantissimi designer di varia tipologia e, nelle versioni “più lussuose”, possono arrivare anche a 600-700€. Per chi si sta apprestando a comprarle, farebbe bene prima di tutto a comparare i prezzi che ci sono sul mercato (di persona, ma anche online). Alcuni produttori potrebbero anche rinforzare i prezzi in base alla stagione dell’anno o dal marchio da cui vengono rappresentati (quando fondamentalmente la scarpa potrebbe essere la stessa e acquistabile a meno prezzo). Fare una buona ricerca, soprattutto quando si vogliono spendere un bel pò di soldini, fa sempre bene.  

Conclusioni

Le friulane sono un tipo di scarpa simile al mocassino che ha subito un revival negli ultimi anni proprio perché possono essere indossate per tutte le occasioni. Sono anche molto pratiche, già significa che la suola flessibile e le parti in pelle fanno sì che possono essere indossate anche per tutta la giornata senza nessun problema. Infine, stilisti nostrani hanno deciso di adottare delle produzioni artigianali locali per dare vita a delle linee praticamente senza tempo. Basta fare una passeggiata tra le boutique più alla mode del centro città per scoprire come questa scarpa modesta ha in realtà incontrato il lusso – e forse anche per questo piace così tanto – per il contrasto tra qualcosa di molto semplice ma anche tradizionale e sofisticato allo stesso tempo. 

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