
Sommario
Per coloro che soffrono di diradamento eccessivo dei capelli e non si sentono pronti per affrontare nessun altro tipo di trattamento, la micropigmentazione capillare sul cuoio capelluto potrebbe essere una soluzione da considerare. Se sei calvo e stai cercando di migliorare la tua immagine ma non sai da dove iniziare, leggi questo articolo fino alla fine e saprai tutto quello che c’è da sapere in merito a questa tecnica così innovativa!
Che cos’è?
Il trattamento di micropigmentazione capillare è una tecnica che simula in modo incredibilmente naturale la nascita dei capelli sul cuoio capelluto. Una volta terminato il trattamento, la testa della persona ha l’aspetto di essere stata rasata e non sembra più completamente calva.
Per chi è adatta la micropigmentazione capillare?
La micropigmentazione capillare è ideale per i pazienti affetti da alopecia (caduta dei capelli di tipo irreversibile) e che non sono candidati alla chirurgia, ovvero coloro che non hanno una densità tale da permettere l’impianto di bulbi piliferi (si rischierebbe di danneggiare i capelli già esistenti).
Come si realizza il trattamento?
Il trattamento di micropigmentazione dei capelli consiste nell’iniezione di pigmenti sotto il cuoio capelluto, con l’obiettivo di dare un aspetto migliore alle persone che soffrono di alopecia. La funzione principale è quella di migliorare l’aspetto della testa che, in questo modo, sembra rasata: in realtà si tratta di un’illusione ottica che distrae dalla visione della calvizie totale. Ricevere un trattamento con micropigmenti per la calvizie generalmente comporta 3 sedute.
Il motivo per cui in tanti la preferiscono all’autotrapianto di capelli è che non implica un intervento chirurgico o ricovero né un processo di recupero postoperatorio. Infine, un trattamento di ristrutturazione capillare di tipo ambulatoriale significa che viene eseguito durante la seduta, conclusa la quale il paziente può tornare a casa e continuare la sua vita normalmente.
Infine, l’impiego dell’anestesia locale garantisce un trattamento completamente indolore: il paziente percepirà solo un pizzico causato dalle punture dell’ago.
Quanto dura l’effetto della micropigmentazione?
Gli effetti possono durare da 1 a 3 anni circa – dipende anche dalle caratteristiche della persona: è stato riscontrato che per taluni possono prolungarsi fino a 5 anni. Un’altra differenza è data dal tipo di pigmento utilizzato – se è organico o inorganico – e del tipo di pelle del paziente. Considerando tutte queste variabili, il risultato cambia notevolmente. Quando si cominciano a rilevare la perdita di tonalità o uniformità, è il momento di eseguire un lavoro di ritocco che ripristina i micropigmenti.
Chi può sottoporsi alla micropigmentazione?
In linea di principio può farlo chiunque, eccetto coloro che sono affetti da malattie sanguigne contagiose. In questo caso, prima di procedere dovrebbero discuterne con un medico specialista. Essendo una tecnica che utilizza aghi, potrebbe mettere a rischio la salute del tecnicno che la esegue.
Prima del trattamento, per evitare ulteriore sanguinamento, è determinante non bere alcol o assumere anticoagulanti come l’aspirina. I pazienti che non possono astenersi dall’utilizzo, dovrebbero discutere delle eventuali implicazioni con il proprio medico curante.
Cosa bisogna fare dopo aver ricevuto un trattamento?
Al termine del trattamento, una leggera infiammazione sul cuoio capelluto diventerà visibile e sarà del tutto normale – è importante non allarmarsi, il fenomeno è dovuto alla manipolazione degli aghi. Inoltre, in alcune situazioni si verifica una perdita di inchiostro dai pori (soprattutto se è stato iniettato in eccesso): anche in questo caso bisogna pensare che si tratta di un processo abbastanza normale e che non andrà ad influenzare la qualità finale del pigmento.
Durante i primi giorni successivi al trattamento, l’intero cuoio capelluto sarà ricoperto da una crosta molto sottile che parte dai pori ma si parla di millimetri, percepibili appena. Trascorsi alcuni gorni, la crosta cadrà e lascerà un colore più scuro del solito.
Tre settimane dopo si verifica il recupero delle cellule dermiche superficiali, che andrà a generare nuove fibre di collagene a rafforzare la pelle e donare l’elasticità necessaria al cuoio capelluto per completare la cicatrizzazione. La tonalità del pigmento diminuisce leggermente e tra i 10 e i 20 giorni successivi, quando si potrà iniziare ad apprezzare il colore finale della micropigmentazione.
Come funziona il trapianto di capelli?
Per coloro che soffrono di alopecia ma non hanno voglia di tatuarsi la testa più o meno ogni cinque anni, potrebbero considerare l’opzione più duratura ed efficace: l’autotrapianto di capelli. Sono ormai tantissimi uomini e donne che decidono di migliorare la propria immagine sottoponendosi a questa semplice operazione chirurgica che, mediamente nell’arco di un anno, riesce a ripristinare la crescita di capelli di zone calve della testa attraverso l’implemento di follicoli piliferi che provengono da una zona folta. Il successo di questa operazione è dato dal fatto che i follicoli trapiantati sono geneticamente attivi e riescono a portare con sé queste informazioni anche dopo essere stati spostati: questa è anche la motivazione per cui non è possibile ricevere bulbi di capelli da un donatore (poichè il corpo del paziente, non riconoscendoli come propri, li rigetterebbe).
Date le modalità di esecuzione dell’autotrapianto di capelli, coloro che volessero sottoporsi dovrebbero considerare di rivolgersi ad una clinica tricologica o ad un medico dermatologo il prima possibile: più è avanzato lo stadio dell’alopecia, più è difficile assicurarsi una buona riuscita dell’operazione che considera sempre lo stato di salute dei bulbi piliferi.
Conclusioni
La micropigmentazione capillare è uno dei trattamenti estetici più utilizzati per contrastare l’immagine compromessa di un soggetto che è affetto da caduta permanente dei capelli. La particolarità della tecnica permette infatti di poter recuperare in termpi brevissimi un aspetto gradevole che non suggerisce il tipo di problematica. L’effetto “testa rasata” raggiunto lascia soddisfatti la maggior parte di coloro che si sottopongono periodicamente alle sedute di micropigmentazione. A differenza di un trattamento permanente come l’autotrapianto, questa tecnica prevede dei ritocchi periodici che permettono di reintegrare parte dei pigmenti persi a causa dell’esposizione della testa all’ambiente e agli agenti atmosferici. Se anche tu sei interessato e vorresti saperne di più, basta fare una breve ricerca online e ricorda di leggere bene le recensioni prima di procedere con un trattamento così importante!
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